sabato 24 agosto 2013

BISCOTTI DEL LAGACCIO

Questi biscotti nascono a Genova nella zona del Lagaccio, un bacino artificiale creato da Andrea Doria a metà del '500. Inizialmente si trattava di semplici fette di pane biscottato create affinché si conservassero sulle navi, si sono poi "ingentilite" con semi  e liquore d'anice. Sono un biscotto tipico ligure e prendono il nome della zona dove il primo pasticcere le aveva create. Nella settimana della navi, della barca e del cibo da barca non potevano mancare. 

650 g di farina 00 - 200 g di zucchero - 125 g di burro - 50 g di lievito di birra - due cucchiai di liquore all'anice - 10 g di semi di finocchio - sale

Mettere 150 g farina sul piano di lavoro, fare la fontana e al centro versare il lievito diluito con acqua tiepida. Impastare bene e fare un panetto, far lievitare finché non raddoppia di volume. Quindi, fare la fontana col resto della farina, unire il sale, il burro fuso (a bagnomaria), il liquore all'anice, lo zucchero, i semi di finocchio, lavorare un poco e aggiungere il panetto lievitato.  Lavorare bene la pasta che deve avere una conistenza morbida ed elastica. Quindi fare una palla e mettere in una grande ciotola per la lievitazione per circa un'ora/un'ora e mezza o finché non raddoppia di volume. Trascorso il tempo di lievitazione, dividere la pasta in quattro panetti che avranno la forma di un filoncino. Sulla placca del forno disporre carta da forno e appoggiare i filoncini, far lievitare ancora per un quarto d'ora dopodiché cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per venti minuti. Togliere dal forno e far riposare per ventiquattro ore. Infine tagliare i biscotti a fette spesse un centimetro e mezzo e farle biscottare nel forno a 200 gradi. Si conservano abbastanza a lungo in una scatola a chiusura ermetica. 

P.S. La ricetta è liberamente ispirata a quella del Cucchiaio d'Argento, la mia bibbia quando ho iniziato a cucinare... e ancora oggi mi è molto d'aiuto.. 

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