mercoledì 29 agosto 2012

INSALATA DI GAMBERI E CETRIOLI

Il tema del cetriolo è il centro di questa settimana. Tranquilli il dessert non sarà a base di cetriolo. Questa è un'insalata super veloce, con pochi ingredienti che devono essere di qualità eccelsa perché sia al massimo del suo splendore. La quantità è perfetta per un antipasto. 

400 g di gamberi - 2 cetrioli - 2 cucchiai di olio - 1 cucchiaio di aceto balsamico - sale

Scottare i gamberi in acqua bollente per un minuto, devono restare croccanti e quasi crudi. Sgusciarli e condirli con l'olio e il sale. Tenerli al fresco fino al momento di servire.  Preparare i cetrioli come mostrato ieri senza togliere i semi, tagliarli fini ma non troppo. In un piatto di portata creare una base con i cetrioli, poggiarvi sopra i gamberi conditi e spruzzare con l'aceto balsamico. Servire.
per quattro persone 

martedì 28 agosto 2012

COME RENDERE PIU DIGERIBILI I CETRIOLI

Questo è un sistema che ho imparato da Leila Mohammad Youssef Kucjinski chef/proprietaria di uno dei migliori, ristroranti libanesi di San Paolo in Brasile "Arabia" (Rua Haddock Lobo 1397) durante la lezione di Cucina Mediorientale. Vi darò la sua ricetta del Tabule e del Kibe infornato, imperdibili. Per il momento lavoriamo sui cetrioli. Questa tecnica viene usata in tutte le cucine arabe, professionali e domestiche, serve a togliere la punta di amaro che si trova nei cetrioli e li rende più digeribili. Sistema empirico? Può darsi, ma in effetti restano più leggeri. 


Tagliare un'estremità del cetriolo senza sbucciarlo.
 Tagliare l'altra estremità, sempre senza sbucciarlo altrimenti il sistema non funziona.













Prendere l'estremità corrispondente ed iniziare a sfregare con movimento rotatorio la parte tagliata.
Sfregare almeno un minuto, verrà fuori un liquido gelatinoso. NOn appena compare girare il cetriolo e con l'estremità tagliata corrispondente ricominciare con il movimento rotatorio.











Sfregare abbastanza a lungo.
Quando sulla buccia verde comparirà una sorta di gelatina biancastra continuare ancora un po' e poi sciacquare il cetriolo sotto l'acqua corrente.
Sbucciarlo. Si può sbucciare completamente se lo si utilizza per un Gazpacho e lasciare alcune strisce verdi per un'insalata, tagliando il cetriolo un po' più spesso, sono più belle da vedere.
Si possono togliere i semi soprattutto per il Gazpacho scavandoli con un cucchiaino.
I cetrioli sono pronti per l'uso

lunedì 27 agosto 2012

GAZPACHO


Oggi ripropongo la ricetta del Gazpacho, perché fa ancora caldo e proprio ci vuole questa zuppa fredda tipica dell'Andalusia, la regione più calda della Spagna. E' sempre un ottima soluzione per le cene estive, potete servirla anche come sfizio dentro ad una mini ciotolina insieme ad altre golosità per un apperitivo. Quest'anno ho assaggiato dalla mia amica Manuela l'inedita versione con uovo sodo sbriciolato come accompagnamento insieme alle verdure a dadini, deliziosa. Vi ripropongo questa ricetta, leggermente modificata rispetto a quella del 21 giugno del 2011 perché domani pubblico la sequenza fotografica del modo di rendere i cetrioli più digeribili, sia per il Gazpacho che per qualsiasi tipo di insalata. A domani, dunque

1 chilo di pomodori - 1 cetriolo - mezzo peperone verde, più una grande falda - mezzo peperone rosso, più una grande falda - 100 gr di pane - 1 spicchio d'aglio - mezza cipolla rossa (opzionale) - 1 cucchiaio di aceto (possibilmente di Jerez) - 1 pizzico di cumino in polvere (opzionale) - olio - sale pepe - piccoli dadini di pane casereccio tostati (fatti in casa, ovviamente) 

Mettere il pane ad ammollare con 2 cucchiai abbondanti d'acqua, 2 cucchiai di olio, l'aglio schiacciato, aggiungere un pizzico di cumino e mescolare bene. Sbollentare i pomodori e privarli della pelle, dei semi e dell'acqua di vegetazione. Tagliare a pezzi grossolani tutti i pomodori, tranne una metà che verrà tagliata a dadini piccolissimi. Pelare il cetriolo, tagliarne tre quarti, privarlo dei semi, metterla nel frullatore insieme ai pomodori, l'altro quarto tagliarlo a dadini. Mettere anche il mezzo peperone rosse e il mezzo verde, tagliare il resto delle falde a dadini piccolissimi. Aggiungere il pane ammollato. Terminare con un quarto di  cipolla, se la si usa, e tritare il resto. Frullare a lungo, aggiungere acqua nel caso fosse troppo denso. Passare con un colino, usando un cucchiaio di legno per estrarre tutto il liquido. Prendere un cucchiaio e mezzo del solido avanzato nel colino ed aggiungerlo al gazpacho, questa è una mia soluzione, mi piace che la zuppa abbia un po' più di consistenza, se vi piace più liquida non aggingerlo. Unire l'aceto, sale e pepe e ancora un po' d'olio. Tenere almeno due in frigo prima di servire, con crostini di pane abbrustoliti nel forno e le verdure tagliate a dadini a parte.
per quattro persone

P.S. Potete anche servire la zuppa senza le verdure a dadini, ma è molto più bello e tipico in questo modo.

venerdì 24 agosto 2012

INSALATA DI POMODORI MULTICOLORE CON QUESO MANCHEGO

Ho mangiato quest'insalata negli Stati Uniti, mi è stata presentata con gli Heriloom Tomatoes, pomodori a grappolo di vari colori: giallo, rosso scuro screziato di verde, rosa. Nel piatto aveva un aspetto allegro ed invitante, al palato un sapore delizioso. Fantastica. Se non avete a disposizione una varietà colorata di pomodori usate pure quelli normali, vanno benissimo lo stesso.

due grandi pugni di misticanza - 450 gr di pomodori di vari colori - 100 g di pomodori pachino o pomodorini - un pezzetto di formaggio Questo Manchego - 60 ml di olio evo - 2 cucchiai di aceto di vino bianco leggero - 2 cucchiai di capperi - mezzo cucchiaino di senape di Dijon - sale pepe

Mescolare gli ingredienti per la vinaigrette nel frullatore e azionarlo per un minuto. Mettere in un grande piatto di portata la misticanza e unire i pomodori tagliati a quartini. Aggiungere i pomodorini e cospargere con poco sale e pepe. Versare la vinaigrette e con l'aiuto di un pela patate cospargere con il Questo Manchego tagliato fine. Servire.
per quattro persone 

P.S. Si può sostituire il Queso Manchego con del Parmigiano o con un formaggio ben stagionato, ma non il pecorino. 

mercoledì 22 agosto 2012

POSTI DEL CUORE 3

Vatti a fidare della pubblicazione pianificata, io l'ho fatto e il risultato, dopo qualche giorno di assenza (mia) è l'assenza del post programmato. Rimedio oggi e scusate l'abbandono.

NIZZA

Tramonto invernale a Nizza

Mercatino delle pulci tutti i lunedì a partire dalla mattina presto in Cours Saleya. Mi piace perché si trova in una piazza che amo molto, circondata da ristorantini e caffè, sempre animata e molto, molto francese. Non è più conveniente come un tempo, i prezzi sono un po' più alti, ma in effetti si trovano ancora parecchie chicche.

Fashion Gallery - negozio di abbigliamento
Un negozio che sembra la caverna di Alì Baba, in fondo ad una via piccola e corta. Molto d'atmosfera con la sue luci basse e la decorazione barocca, qui si possono trovare deliziosi abitini coloratissimi e con fantasie molto belle. Per tutte le stagioni e i gusti, dai più sofisticati ai più semplici. I prezzi sono piuttosto buoni e la scelta immensa.

Rue Saint Suaire 5 

La Merenda - ristorante
Un minuscolo, veramente minuscolo, ristorante in una via laterale della città vecchia, poco lontano da Cours Saleya. Si servono piatti della tradizione nizzarda eseguiti in modo sopraffino dallo chef, ex titolare della cucina del Chantecler, il ristorante del Negresco. Sublime. E' aperto dal lunedì al venerdì e sarebbe meglio prenotare, ma non ha telefono, quindi fateci un salto.

Rue Raoul Bosio 4 

COPENHAGEN
Biciclette in un portone a Copenhagen


Quello che amo di questa città è l'aria di vacanza che ci si respira nelle giornate di sole, d'accordo non sono frequentissime, ma è bellissimo lo stesso. Un'altra cosa che mi piace è la gente, giovani, vecchi, tutti in giro a mangiare, bere, stare bene. Gli inverni rigidi e la mancanza di luce sembrano non toccarli. E poi è una città piena di biciclette, il mio mezzo di trasporto preferito. I locali sono sempre pieni di atmosfera, candele, calore. Copenhagen ospita anche quello che è considerato il miglior ristorante al mondo: NOMA (vedere racconto nel blog), ma sono tantissimi i posti dove si mangia benissimo. Copenhagen è una città cara, quindi i prezzi corrispondono. Imperdibili i negozi di modernariato/ antiquariato.


Madklubben - ristorante
Grande atmosfera, ottimo cibo, sempre affollato. Io lo trovo il posto che rappresenta meglio questa città, che vive in maniera rilassata e allegra.

Storekongesgade 66 

Sulla stessa via molti negozi di modernariato. Non ne nomino nessuno in particolare perché ho l'imbarazzo della scelta, vale la pena vederli tutti.

M - ristorante e negozio
Al piano di sopra si mangia in un luogo arredato in maniera semplice, ma elegante. Sotto si possono fare acquisti di formaggi, dolci e golosità. Sopra fanno uno dei piatti più classici della cucina danese: lo Smorgesbrod, il classico panino aperto con pane integrale  sul quale vengono poggiate ogni sorta di leccornia. Il mio preferito quello col roast-beef e il rafano.

Storekongesgade 56

3 - (fine)



sabato 18 agosto 2012

POSTI DEL CUORE 2

Questo post sarebbe dovuto uscire ieri, ma non avevo fatto il conti con le macchine... a volte la programmazione fa cilecca. Scusate il ritardo.


CHICAGO 
Hancock Building 

Naha - Ristorante di Cucina Fusion
Vivevamo poco lontano e passeggiavamo molto in giro per il quartire, una sera abbiamo visto da fuori questo ristorate, di cucina fusion, arredato in modo molto semplice e chic. luci soffuse, dettagli curati. Siamo entrati e, ovviamente non avendo prenotato, non c'era posto. Ci hanno offerto un paio di sgabelli al bancone, uno dei miei posi preferiti dove mangiare negli USA, abbiamo accettato al volo. Il barista era un ragazzo afro-americano, simpaticissimo, abbiamo trascorso una serata magnifca degustando cibo delizioso. Prezzi consoni alla bellezza del locale.

500 North Clark Street

Chicago Blue
La stessa sera di Naha abbiamo scoperto questo locale dove si suona musica Blues dal vivo, una specie di corridoio buio con un grande bancone da un lato, alti tavolini con sgabelli dall'altro e in fondo un minuscolo palcoscenico corredato da altrettanto minuscola pista da ballo. Musica fantastica. E' diventato il nostro locale preferito per le sere di noia invernale quando non si ha voglia di stare a casa, ma fa troppo freddo per andare in giro. Questo era letteralmente nel nostro salotto di casa. Ingresso di solito oscilla tra i 5 e 10 dollari, poi si paga la consumazione. A volte se il gruppo è particolarmente famoso l'ingresso è più caro.

536 North Clark Street

Cheesecake Factory
Lo so è una catena, lo so non si dovrebbe, ma sono molto affezionata questo ristorante familiare. E poi le loro insalate sono fantastiche, il loro hamburgher buonissimi, il loro the freddo divino e i  Cheesecake, ovviamente, eccellenti. Poi si trovano giusto nel cuore del Magnificent Mile, sotto l'Hanckock Building. I prezzi contenuti lo rendono anche particolarmente attraente e poi non si può andare in giro per l'America senza mangiare in almeno uno delle sue catene più nobile, fa tanto... America.  Le porzioni sono americane, quindi occhio, decisamente abbondanti.

874 North Michigan Avenue 


MADRID

Taberna  La Dolores
Uno di quei locali tipici spagnoli, anzi tipici madrileni. Ci sono i tavolini, ma è più divertente ordinare al bancone. Pieno di fascino e caratteristico col suo bancone di legno e marmo vi poietterà nella vita dei madrileni. Sul bancone vengono poggiati i vostri ordini di polpette, Piquillos con Tonno, Pimientos Padron Fritti, Melanzane infarinate e fritte, insomma delizie per il palato mentre si sorseggia una Cana, la birra alla spina. Alternativamente come stuzzichino con il vostro aperitivo servono Jamon Serrano con Aceite e Almendras (mandorle).

Plaza de Jesus 4 Madrid

Cafè Central 
Un posto fantastico per ascoltare musica di altissimo livello. Ci sono session di Jazz per gli appassionati che si sentiranno al settimo cielo, l'ultima volta ho ascoltato la tromba di José Pardo che ha sovente accompagnato Paco de Lucia. Sedete ai tavolini e ordinate e rilassatevi, la prima consumazione è inclusa nel prezzo di ingresso, poi sarete voi a vedere se volete sbronzarvi. La maggior parte delle volte le sessioni musicali sono due alle 21 e alle 23. Imperdibile.

Plaza del Angel

Posada de La Villa - Ristorante
Un posto imperdibile, molto spagnolo e tradizionale sia nell'arredamento che nel cibo,  è uno dei posti preferiti dai madrileni, quindi non è un ristorante turistico di quelli dove si trova la cuicina internazionale. Sono famosi per il Cordero Asado (favoloso), cotto nell'antico forno da pane, ma il resto della carte è decisamente interessante. Esiste da svariati secoli, e ci hanno mangiato tutti, ma proprio tutti i grandi e famosi del mondo, sugli schienali delle sedio sono scritti i loro nomi, una divertente caccia al tesoro. Al piano superiore l'ambiente è più tranquillo e un po' meno caratteristico.
da ordinare: il Cordero Asado e il vino della casa, piuttosto buono. Il pane... è favoloso!

Calle Cava Baja 9

Malababa
Un negozio di accessori delizioso, di grande atmosfera, tutto bianco con tavoloni Shabby Chic e mensole piene di borse di cuoio, gioielli delicati, cappelli di paglia, lana, nastri, orecchini, oggetti per la casa. Da perderci la testa, viene voglia di comprare tutto. Nonostante la qualità e l'originalità dei prodotti, i prezzi non sono altissimi, considerando che poco lontano c'è Calle Serrano, la via ultra chic della città.

Calle de Lagasca 68 (ne esiste anche uno in Calle Santa Teresa) 

2 - (continua) domani altri indirizzi in altre città






giovedì 16 agosto 2012

POSTI DEL CUORE

In queste giornate di canicola ferragostana mi prendo un po' di riposo dalla cucina, direi che tutto quello che c'era da fare è stato fatto: la marinata per la carne e il pesce, l'insalata e gli antipasti, il cocktail e il dolce sono pronti. Intanto lascio, per quelli che programmano un viaggio o che sono già in giro per il mondo, alcuni dei miei posti del cuore saltando da una nazione all'altra..

SAO PAULO 

Pao de Queijo da Rua Haddock Lobo 
Il mio pao de queijo preferito, da mangiare accompagnato da un buon caffè

Rua Haddock Lobo, di fronte al 1447

e proprio accanto

Rodeio 
La churrasqueria che è stata la mia sala da pranzo quando vivevo lì di fronte.
da ordinare assolutamente: Picanha Fatiada con contorno di Mandioca Frita e Palmito Assado

SALVADOR DE BAHIA 
Pelourinho, Salvador de Bahia

Un Acarajè mangiato direttamente dai baracchini delle bahiane, la città ne è piena. Niente di più bahiano e delizioso. Attenzione la salsina non è innocua e non esagerate a mangiarne, non sono proprio leggeri.

BUENOS AIRES 

Café la Biela
Uno dei caffè classici di Buenos Aires, vicinissimo al Gran Gomero, il Ficus più grande che io abbia mai visto. Ci si siede ai tavolini e si resta lì, ore, ad osservare la vita scorrere a Buenos Aires.
da ordinare: un Cortado (caffè macchiato), un Panqueque de Manzana o una birra che vi verrà servita coi Manì, semplici noccioline tostate e salate.

Avenida Quintana 600

Ovviamente un bel giro a Palermo, quartiere vivace e pieno di locali, per il movimento di bella gente più o meno giovane.

BRUXELLES
Pimpinelle 

Pimpinelle

Un negozio di libri di cucina, bellissimo da vedere e girare. Fanno anche lezioni e presentazioni, ci sono anche piccole golosità.

Rue de Flandre 57


Il mio baracchino di Frites preferito (patate fritte) in

Place Sainte Catherine

Viva M'boma 
Ristorante di cucina belga tradizionale,  i piatti sono particolari, in genere di carne, e i dessert fantastici. I camerieri gentili e l'ambiente caratteristico fanno il resto. Niente Moules Frites, qui però.

Rue de Flandre 17

Pierre Marcolini 
Le migliori Praline del Mondo, secondo me. Esistono due negozi, il mio preferito è quello dell'indirizzo qui sotto, una bomboniera di velluto scuro, scale che salgono, la magia della scoperta delle belle pralines. La tavoletta di cioccolato fondente con le nocciole è uno dei motivi per i quali vale la pena vivere.

Rue des Minimes 1

(1 - continua)  domani altri indirizzi in altre città










mercoledì 15 agosto 2012

CARTOLINA DALLE VACANZE

Vacanza in Turchia 


             BUON FERRAGOSTO A TUTTI! 
LA VOSTRA AFFEZIONATA NeZ

martedì 14 agosto 2012

VONGOLE COTTE AL SALE GROSSO CON OLIO AROMATIZZATO AL PREZZEMOLO E SCORZA DI LIMONE

Il giorno di Ferragosto stupite i vostri ospiti proponendo come aperitivo queste vongole. E' la mia versione di una ricetta che ho trovato su una rivista di cucina francese, un modo semplice e diverso di presentare e gustare le vongole. Ogni boccone è un sorso di mare. Si accompagnano benissimo ad un bicchiere di vino bianco secco, per restare in Francia un Muscadet e invece per stare in Italia, un bel Vermentino serviti freschi.

per le vongole: 1 kg di vongole veraci - mezzo chilo di sale grosso - 10 rametti di timo limone (va bene anche quello normale in mancanza)

per la salsa d'accompagnamento: 2 spicchi d'aglio - un piccolo mazzetto di prezzemolo - la scorza di mezzo limone - quattro cucchiai di olio di oliva

Per la salsa d'accompagnamento: Pulire l'aglio, schiacciarlo con un po' di sale fino, tritare il prezzemolo e grattugiare la scorza di mezzo limone. Unire l'olio d'oliva, pepare, far insaporire per una mezz'ora. Servire con le vongole.

Per le vongole: Far spurgare le vongole in acqua fredda con qualche cucchiaio di sale grosso, per una notte o un giorno; cambiare l'acqua almeno una volta. Scolarle in uno scolapasta e sciacquarle ancora una volta. In una grande padella disporre un centimetro di sale, unire le vongole la parte più grande delle valve verso l'alto. Aggiungere i rametti di timo. Accendere il fuoco e lasciar salire la temperatura su fuoco vivace, le vongole si apriranno abbastanza rapidamente.
per quattro persone

domenica 12 agosto 2012

LA MIA PESCA MELBA

La Pesca Melba è un dolce a base gelato che Auguste Escoffier ha inventato per una celebre cantante lirica della sua epoca, Annie Melba. Lui faceva cuocere le pesche in uno sciroppo di zucchero e vaniglia, preparava una salsa di fragola e metteva tutto a strati in un elegante bicchiere. Io amo le cose più semplici e meno elaborate. Questa è la mia umile versione del dolce del celebre maestro di cucina. 

mezzo chilo di gelato alla vaniglia (artigianale e non in vaschetta!) - tre pesche o nettarine - 300 g di lamponi puliti - 2 cucchiai di miele di lavanda - panna montata - foglie di menta e fiori di lavanda per decorare

Mettere il lamponi in una ciotola con il miele diluito con un po' d'acqua, lasciar riposare un quarto d'ora. Sbucciare e tagliare le pesche a dadini, conservare il sugo. In un bicchiere con stelo mettere un paio di palline di gelato, unire qualche cucchiaio di pesche a dadini, un po' del loro succo e i lamponi anch'essi con un po' di succo, terminare con un cucchiaio di panna montata e decorare con una fogliolina di menta e, pochi, fiori di lavanda. Servire.
per quattro persone 


sabato 11 agosto 2012

MOUSSE DI SALMONE

Questa mousse è veramente facile da fare ed è un ottimo accompagnamento per un aperitivo estivo, soprattutto se servita con crostini caldi. Non dovrei dirlo, ma i più pigri ed imbranati fra di voi potrebbero anche scegliere di farla con la béchamel già pronta. Io non ho detto niente, tanto preferisco farla con quella che preparo io, è molto, molto migliore. Un suggerimento: provate a fare la mousse con i due tipi di béchamel, poi datevi un voto. Non ho dubbi su quale sarà la vostra scelta definitiva. 

per la béchamel: 10 g di burro - 10 g di farina - 100 ml di latte a temperatura ambiente 

150 g di salmone affumicato - 1 scatola di salmone al naturale (180 g circa)  - 70 g di panna montata - sale pepe - uova di salmone e pepe rosa per decorare 

Preparare la béchamel. Mettere il burro in una padellina, quando è sciolto unire la farina e diluire poco alla volta con il latte rimestando sempre con il cucchiaio di legno. Cuocere a fuoco basso finché la crema non è bella densa e profumata. Regolare di sale e pepe. Mettere la béchamel con i due salmoni nel mixer e frullare. Unire la panna montata incorporandola delicatamente. Servire decorato con uova di salmone e pepe rosa. 
per quattro persone

P.S. Di solito preparo anche il salmone, lo cuocio al vapore. Non è difficile: mettere dell'acqua sul fondo di una pentola alta, portarla ad ebollizione. Posizionare il cestello per la cottura a vapore, foderarlo con un po' di lattuga e mettere un trancio di salmone con la pelle rivolta verso il basso. Coprire con un coperchio e cuocere a fiamma media per quindici/venti minuti, o finché il salmone non risulti rosa chiaro anche al centro. Far raffreddare e usare per la mousse. 

venerdì 10 agosto 2012

MEZZE PENNE CON COZZE, ZUCCHINE E FIORI DI ZUCCA

Questo è un piatto che ho inventato per alcuni amici che da anni vengono  a cena da me e che, quindi, conoscono a menadito tutti i miei cavalli di battaglia. Di solito sperimento con loro le nuove ricette, non risparmiano né critiche né complimenti. A voi giudicare se sono dei buoni commensali. So che molti preferiscono aprire le cozze ad una ad una come se fossero ostriche, il sapore, dicono, è migliore,. Personalmente, anche se adoro i frutti di mare crudi, non mi fido molto delle cozze, preferisco farle aprire sul fuoco. 

mezzo chilo di mezze penne - un chilo di cozze - 4 zucchino trombette -10 fiori di zucca (vanno bene anche quelli chiusi) - mezzo peperoncino piccante fresco - mezza cipolla rossa di Tropea tritata - un piccolissimo mazzetto di basilico - qualche foglia di menta - un rametto di rosmarino - uno spicchio d'aglio -olio sale pepe

In una grande padella che le contenga tutte far aprire le cozze. Muovere in continuazione la padella e togliere le cozze a mano a mano che si aprono riponendole in un piatto fondo. E' sufficiente che siano appena aperte. Sgusciare tutte le cozze e conservarle al fresco fino al momento dell'uso. Filtrare l'acqua rimasta nella padella con un colino finissimo o una mussola, tenerla da parte. Tagliare le zucchine a rondelle. In una grande padella far soffriggere la cipolla con quattro cucchiai di olio, unire l'aglio, il peperoncino tagliato a fettine, dopo qualche istante aggiungere le zucchine far cuocere mescolando spesso. Quando saranno al dente unire le cozze con metà dell'acqua filtrata, il rosmarino, salare e pepare. Portare a cottura, il liquido si dovrà appena asciugare. Tagliare i fiori di zucca a striscioline. Tritare il basilico e la menta. Portare ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocere le penne. Due minuti prima della fine della cottura scolare e versare le penne nella padella con il condimento, aggiungere il basilico, la menta, quattro cucchiai di olio e il resto dell'acqua di cottura delle cozze. Far saltare. Al'ultimo istante prima di servire unire i fiori di zucca, saltare fuori dal fuoco ancora un istante. Servire immediatamente.
per sei persone 

giovedì 9 agosto 2012

TABOULE DI QUINOA

La Quinoa è il seme di una pianta andina, nutriente e salutare, pieno di proteine vegetali che lo rende ideale nella dieta dei vegetariani e dei vegani, ma anche per chi è onnivoro è un toccasana. Il sapore è delizioso e si sposa con molti ingredienti. Qui presento una versione di un classico piatto mediorientale sostituendo il bulghur (grano spezzato) con la quinoa, giusto per cambiare un po', ho aggiungo anche i cetrioli che non fanno parte della ricetta originale per dare un po' di "movimento" in più, chi non li amasse o non li digerisce può ometterli, aumentando di uno o due i pomodori. 

250 g di quinoa sciacquata in acqua - 2 cetrioli - 3 pomodori matturi ma non troppo - 1 cipolla rossa - 1 mazzo di prezzemolo - tre o quattro rametti di menta - 2 cucchiai di succo di limone - mezzo cucchiaino di sale - 125 ml di olio evo - pepe

Portare ad ebollizione la quinoa in una quantità d'acqua più o meno  il doppio del suo volume, abbassare la fiamma e cuocere per 10 minuti. Togliere dal fuoco e lasciar riposare coperto per altri cinque minuti. Lavorare con una forchetta per sgranare e far raffreddare steso su una teglia, questo aiuterà ad asciugare un po' i grani e renderli più soffici nell'insalata. Tritare la cipolla e passarla 30 secondi in acqua bollente, scolare e raffreddare subito (questa operazione serve a togliere un po' il retrogusto acre della cipolla, si può omettere il piatto sarà un po' più rustico). Mescolare il limone col sale, unire l'olio e il pepe, aggiungerne metà alla quinoa fredda. Tagliare a dadini i pomodori e i cetrioli, tritare grossolanamente il prezzemolo e la meta. Aggiungere il tutto alla quinoa, mescoalre bene e unire il resto del composto con l'olio.
per sei persone

mercoledì 8 agosto 2012

BURRO AROMATIZZATO PER PESCE ALLA GRIGLIA

La grigliata è il piatto estivo per eccellenza, ho una vera passione per il pesce alla griglia e mi piace molto semplicemente irrorato con un filo d'olio. A volte però è bello cambiare e questo burro aromatizzato conferisce un delicato aroma al pesce grigliato.  Va benissimo anche per il pesche bollito o cotto al cartoccio. 

1 arancia - mezzo cucchiaino di paprika - 70 g di burro di ottima qualità a temperatura ambiente.

Grattugiare la buccia dell'arancia. Spremere il succo e unirne e un cucchiaio al burro.  Il resto berlo, salutare questa ricetta. Mescolare bene, arrotolare dentro la pellicola per formare un salsicciotto e tenerlo in fresco fino al momento di servire.

martedì 7 agosto 2012

AGUA FRESCA - BIBITA RINFRESCANTE ALL'ANGURIA E AL POMPELMO

E' la settimana di Ferragosto, fa caldo e dalle mie parti ci prepariamo alla grigliata con i fuochi d'artificio. Un grande classico di Ferragosto, la grigliata di pesce o carne corredata da verdure, insalate, piatti freschi e anguria, tanta anguria. In fondo questa è una festa di fine estate, perché, come dice la mia amica, dopo Ferragosto viene Natale, ed è vero, Natale arriva velocissimo dopo la festa estiva. Comunque, immagino che anche chi è rimasto o tornato in città abbia voglia di sentirsi in vacanza, così questa settimana propongo ricette fresche e molto ferragostane, a partire da questa Agua Fresca, che tutti possono eseguire senza bisogno di grandi abilità in cucina. Le Aguas Frescas sono una bevanda tipica in Messico e si trovano praticamente ovunque, soprattutto per strada, sono dissetanti e rinfrescanti perché in genere fatte con frutta fresca frullata e ghiacciata. Un grande classico del nuovo continente per ammazzare il caldo. Ideali se ci sono dei bambini in casa visto che la tradizione vuole che vengano serviti "vergini", cioè senza aggiunta di alcool nulla vieta però di aggiungerne un goccio per renderle un po' più "vivaci". Consiglio Tequila, per rimanere in tema, o Vodka. 

1 anguria di circa 4 chili - 300 ml di succo di pompelmo (rosa o bianco, non importa) possibilmente appena spremuto, altrimenti scegliere del succo già pronto di alta qualità - ghiaccio

Frullare l'anguria finché non è ben liscia. Metterla in una ciotola e far riposare una decina di minuti, dopodiché eliminare la schiuma che si è formata in superficie. Mettere un passino molto fine su una brocca di servizio e filtrare l'anguria, il risultato dovrebbe essere un succo sottile e leggero (ne dovrebbe venire circa un litro e mezzo/un litro e 750ml). Il modo più semplice di ottenere il succo è di mettere l'anguria in una centrifuga se ne avete una. Unire il succo di pompelmo e mescolare bene. Serivire in bicchieri da bibita con abbondante ghiaccio.
per otto persone


domenica 5 agosto 2012

SARDINE IN CREMA PER APERITIVO


Qualcosa che avremmo potuto preparare in quell'estate giovanile, avremmo divorato tutto in due secondi. Facile, a prova di frigo di single, trovatemi una dispensa e un  frigo che non abbiano questi ingredienti. La ricetta è di una mia amica francese quindi prevede formaggini "Vache qui rit", in Italia usate pure una Robiola, dei Philadelphia (si fa ma non si dice!) o qualche formaggio cremoso di vostro gusto.

200 gr di sardine all’olio sgocciolate – 6 vache qui rit (6 X 17,5 gr) – 1 cucchiaino di moutarde de Dijon – 1 mazzetto di erba cipollina tagliata – 1 filo di aceto di vino rosso -  pepe – baguette tostata o pane casereccio

In un recipiete schiacciare le sardine con una forchetta. Aggiungere il formaggio e mescolare ancora con la forchetta. Incorporare la senape, l’erba cipollina, sale pepe. Versare un bel filo di aceto e verificare il condimento. Tostare la baguette e servire. 
per sei persone 

sabato 4 agosto 2012

BROWNIES SENZA FARINA AL CIOCCOLATO E PISTACCHI

Un dolce che va bene per le persone intolleranti al glutine, ma non alle uova e ai latticini. Squisito. Se non trovate la farina di pistacchi frullate quelli interi insieme a un paio di cucchiai di zucchero finché non sono finisssimi. 

250 g di cioccolato fondente al 75% - 125 g di burro (deliziosa la variante con metà burro salato e metà normale) - 50 g di pistacchi interi - 125 g di farina di pistacchi - 125 g di zucchero di canna fine - 3 uova

Preparare un bagno maria in una teglia che possa contenere quella dei brownies. Far fondere il burro in una casseruola posta a bagnomaria fino ad ottenere una pasta liscia, ma non liquida. Far tostare i pistacchi interi a secco con un cucchiaino di zucchero in una padellina, fare attenzione che non bruci lo zucchero. Far fondere il cioccolato. Imburrare un stampo e spolverarlo con la polvere di pistacchi. In una ciotola montare il burro con il resto dello zucchero, unire le uova, sbattere ancora un po' con le fruste, unire il cioccolato e il resto della farina di pistacchi. Mescolare bene e aggiungere i pistacchi interi caramellati. Versare nella teglia. Infornare a 160 gradi per 25/30 minuti, un coltello infilato al centro del brownie deve uscire umido. Far raffreddare completamente prima di tagliare in quadrati.
per sei persone 

venerdì 3 agosto 2012

FOCACCIA ROBIOLA E SALMONE

Un piatto che avrebbe fatto furore ai tempi del racconto, una delle cose facili e buone da fare. Purtroppo nessuno aveva pensato a questa ricetta, ci ho pensato io adesso. Ve la passo volentieri in modo che possiate condividerla con gli amici in questa calda estate. Velocissima e di gran figura, come le chips di ieri. 

100 G di salmone - 1 rotolo di foccaccia già pronta o pasta di pane - 1 robiola - il succo e la scorza di mezzo limone - mezzo cucchiaino di rafano grattugiato pronto - erba cipollina a piacere - sale pepe olio

Mescolare la robiola con il rafano, il succo di limone e la scorzetta grattugiata. Tagliare il salmone a striscioline sottili e mescolarlo alla robiola. Salare, pepare. Stendere la pasta, appiattirla bene con le dita, bucherellarla con una forchetta, spennellarla con un cucchiaio di olio e cuocerla per dieci minuti in forno a 200 gradi. Spalmarla con la crema di robiola e salmone. Rimettere in forno a 180 gradi per altri cinque minuti o finché non sia ben calda. Tolta dal forno spolverare di erba cipollina tritata fine, unire un filo d'olio e un giro di pepe macinato al momento. Servire.
per quattro persone 

giovedì 2 agosto 2012

CHIPS DI PATATE

All'epoca del racconto per tutte noi la cucina era un luogo dove ci si nutriva e non un parco divertimenti dove creare nuovi piaceri. Alcune di noi se la cavavano meglio e sfornavano paste con sughi poco elaborati, qualche risotto e, a volte, qualche dolce. Per alcune di noi la situazione non è mutata. Ci nutrivano di quello che poteva essere il junk food dell'epoca: Patatine Chips, Caramelle di vario tipo, ma le nostre preferite erano le Mac Intosh alla liquirizia, Toast e Panini, Gelati e, spesso, orrore degli orrori, merendine, la Girella in testa. Questi erano i nostri pasti, alcune avevano il coraggio di lamentarsi di brufoli e vari effetti collaterali. Fantastiche. Allora, oggi presento la ricetta delle Chips di Patate, che noi mangiavano allegramente a chilate direttamente dal pacco mentre facevamo happening di lettura, leggendo a vicenda libri alla moda. La ricetta sembra difficile, ma in realtà è complicata la spiegazione e se si rispetteranno i passaggi sarà un successo ottenuto con poca fatica. 

4 patate medie (meglio se rosse) - olio per friggere - sale 

Lavare e strofinare le patate con uno spazzolino duro, non bisogna sbucciarle quindi siate particolarmente attente in questa operazione. Senza sbucciarle tagliare le patate sottilissime, veramente sottili, massimo un millimetro di spessore, con l'aiuto di una mandolina o di un taglia tartufi. Devono veramente essere sottili perché altrimenti non saranno croccanti. Asciugarle bene, possibilemente una ad una, con uno straccio da cucina. Mettere l'olio in una grande padella e farlo scaldare a 160 gradi (esistono in commercio termometri fatti apposta per questo scopo), oppure usare una friggitrice, quando l'olio sarà a temperatura unire le patate, poche alla volta. Quando smetteranno di friggere e saranno belle dorate scolarle con il ragno o la schiumarola e metterle ad asciugare su carta assorbente, sarà questo il momento di salarle. Farle raffreddare e asciugare. 

mercoledì 1 agosto 2012

MOJITO

Quell'estate scorrevano fiumi di long drink in particolare i grandi classici come il Gin Tonic, il Vodka Tonic, il Bourbon e Ginger Ale. Oggi non toccherei un bicchiere che contenga la mistura dolciastra di Bourbon e Ginger Ale, ma ai tempi lo alternavo con il Vodka Tonic. Tra le nostre bevande preferite, appena scoperte, c'erano la Caipirinha e il Margarita, ci piacevano tantissimo, ma duravano poco e durante le serate preferivamo rimanere sul classico long drink. Ho già dato la ricetta della Caipirinha e del Margarita, cercateli nel blog, quindi vi oggi vi presento il Mojito, che se fosse stato noto ai tempi ci sarebbe piaciuto moltissimo. La ricetta è quella codificata dalla International Bartender Association. 

3/4 di Rum (Bacardi Carta de Oro o comunque bianco) - 1/4 di Succo di Limone - 1 cucchiaio di sciroppo di zucchero - foglie di menta - ghiaccio - soda o acqua frizzante

Direttamente nel bicchiere mettere ghiaccio tritato, riempire circa metà del bicchiere, unire il Rum e il Succo di Limone, lo sciroppo di zucchero, completare con soda o acqua frizzante. Mescolare e decorare con rametti di menta e, volendo, dadini di ananas (questa è una variante).
per un bicchiere