lunedì 30 maggio 2011

SNACK BARCA

Il caicco dondola dolcemente sulle piccole onde di una strepitosa giornata d'agosto. La brezza leggera muove le sartie creando un rumore ipnotico. Tutt'intorno nella baia isolata regna un silenzio assoluto rotto ogni tanto dalle nostre voci. Solo un'altra barca ci fa sapere che non siamo soli al mondo. Il sole di mezzogiorno è a picco, alcuni sono sdraiati all'ombra del tendalino di prua, altri giocano a carte seduti al tavolo da pranzo sotto il tendalino di poppa, altri leggono poco più in là sui materassi. Il capitano sdraiato sulle cime a prua sonnecchia col cappello calato sugli occhi. Tutti sono appena usciti dall'acqua. Il silenzio mi riempie l'anima, sospiro ad occhi chiusi, la mia amica mi imita e dice "Ho un languore". In questa vacanza il languore è all'ordine del giorno. Bagno, sole, libro, languore soddisfatto con uno sfizio e un po' di vino, l'anima beata della bellezza del mondo, così trascorriamo le nostre giornate . La vita è bella.
I nostri languidi commenti a mezza voce vengono interrotti da un ronzio lontano. Ci giriamo verso il rumore che si manifesta in un puntolino che si avvicina dal nulla del mare aperto. E' sempre più vicino e la mia amica ha un sussulto "E' lei, sento che è lei" mormora, rapita. E' già stata in questa zona con il caicco parecchi anni fa e ci ha raccontato della signora che "smattarella" in mezzo al mare favolose simil piadine saporitissime.  "E' lei, è lei" continua a dire mentre il ronzio si fa sempre più vicino ed insistente. L'apparente calma che regnava fino a pochi secondi prima sembra soppiantata da una strana eccitazione. Si mangia, è il mantra euforico che passa di testa in testa, come se nelle ore precedenti non avessimo ingurgitato la quantità di cibo degna di un esercito in marcia  e non ci apprestassimo a consumare un pranzo abbondante. Certo si tratta delle famose piadine turche, non è mangiare: è cultura. Le nostre voci eccitate svegliano il povero capitano e gli chiediamo di chiamare la barchetta. Lui fa un cenno imperioso, senza nemmeno parlare, e il guscio di noce vira verso di noi.
Ha un fazzoletto legato sui capelli e sta seduta sotto un tendalino a strisce blu, fra le gambe una spianatoia rotonda appoggiata su una tovaglia a quadrettoni rossi, alla sua destra una griglietta a carbone, dietro di lei gli ingredienti. E' lei, la spiadinatrice d'alto mare. Ordiniamo una quantità immensa di piadine, che avranno pur un nome autoctono, ma nessuno ci sa dire quale.  Con l'acquolina in bocca, senza conoscerne nemmeno il sapore, chiediamo piadine con verdure semplici, con patate e formaggio e una alla nutella, ma una sola per provare. La donnina, che tanto "ina" non è perché la circonferenza del suo braccio è più grossa della mia coscia e non sono prorprio una silfide, la donnina inizia a smattarellare con precisione svizzera. Stende la pasta, la mette sul fornetto a cuocere, la riempie di verdure, la piega in quattro, la ripassa sul fornetto. Fa tutto il lavoro in silenzio sotto gli occhi vigili del marito che coi remi tiene in posizione la barca. Quando è pronta la prima piadina la dividiamo in undici pezzetti minuscoli perché tutti posssano provarne subito un boccone. Addento. Un'esplosione di sapore si sprigiona dalla pasta fragrante. Semplice rustico piacere. Fantastica. La donnina continua spiadinare come un rullo compressore, noi continuiamo a muovere le mascelle come se non mangiassimo da un secolo. Bottiglia di vino bianco freddo e piadina turca in mezzo al mare. La vita è bella.
Lei finisce di spiadinare, il marito, che guida la barca e passa le piadine, raccoglie i soldi. Il motore riparte e comincia a ronzare verso l'altra barca dove lo smattarellare ricomincerà per altri fortunati. Di piadine sulla nostra barca non ne avanzerà nemmeno una. La vita è bella.

P.S. Per la cronaca: ho mentito, una piadina è avanzata. Quella alla nutella. Lo so, eravate sulla costa turca ed avete assaggiato un'orata che aveva un vago sentore di nocciola e cioccolato.

CROSTINO DI CAPRINO CON MENTA E TIMO 
Non sono riuscita a scoprire il nome delle piadine, nessuno è stato capace di dirmelo. Quindi non ho la ricetta. Vi passo questo sfizio che fa comunque piacere. 


250 gr di caprino stagionato tipo crottin - 1 filoncino di pane croccate tipo baguette - 3 cucchiai di olio evo - 2 cucchiai di timo fresco - 1 cucchiaio di menta tritata fine - pepe nero

Tagliare il filoncino a fette spesse circa un centimetro. Tagliare il formaggio a fettine, raschiando i due capi per evitare di avere troppa crosta. Mettere il un contenitore che lo tenga tutto in uno strato solo, aggiungere il timo e il pepe, irrorare con metà dell'olio e far riposare almeno mezz'ora, a temperatura ambiente. Far dorare le fette di pane sotto il grill del forno, mettere la griglia più vicina possibile al grill. Mettere le fettine di formaggio sul pane. Cospargere col resto dell'olio e rimettere in forno alla stessa distanza. Il formaggio deve essere solo leggermente fuso. Togliere dal forno, mettere un pizzico di menta tritata e servire subito.
per quattro persone

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