mercoledì 1 febbraio 2012

INSALATA THAI VERSIONE LAS VEGAS

A Las Vegas hanno la succursale molti dei migliori ristoranti degli Stati Uniti. Quando ci vivevo io mi sono divertita a provare la sensazione di trovarmi a New York mentre cenavo da Aureole, ma il panorama era tutt'altro che newyorkese; oppure ho provato il brivido di gustare prelibatezze a caro prezzo alla tavola di uno dei grandi chef del mondo, nel ristorante che porta il suo nome: Joel Robuchon; e bissare ad una cifra più contenuta con il suo fratello minore, proprio accanto, l'Atelier de Joel Robuchon; persino Thomas Keller, il guru della cucina franco-californiana, posside un bistrot sullo Strip, fratello minore del celebre French Laundry. Poi ci sono i ristoranti degli chef locali, posti che non sono centrali, anzi decisamente fuori mano, e che per raggiungerli bisogna avere la macchina, ma che offrono una cucina strepitosa, come, uno su tutti, Todd's Unique Dining a Henderson o, quello che era il mio preferito: Rosmary's, sulla Sahara, che purtroppo ha appena chiuso; speriamo che i proprietari ci ripensino. 
Tutto fantastico, ma una delle esperienze gastronomiche più fulminanti della mia vita è stata una cena in un ristorante piccolo, defilato, ubicato in un parcheggio, senza vista particolare, senza pretese. Un ristorante thailandese, io sono una grande amante del genere, dove si mangia quasi meglio che a Bangkok. Se si passa sopra l'iniziale dubbio sull'ubicazione tristissima, si entra in un posto che punta su ingredienti freschissimi, mano leggera e che, per fortuna, chiede il grado di piccantezza nei piatti, altrimenti la cucina thai può risultare devastante; si può chiedere leggero, medio, alto, altissimo, sintomo di piatti preparati solo per quel particolare avventore. La loro cucina è decisamente tradizionale con qualche punta moderna. Se passate da quelle parti non perdetevelo, soprattutto se amate le cucine esotiche, si chiama Lotus of Siam ed è sulla Sahara Avenue. Celestiale. Questa ricetta è ispirata a una delle loro favolose insalate. 

150 g di fagiolini o di fagiolini lunghi tagliati in pezzetti da 3 cm e scottati 2 minuti in acqua bollente - 2 cetrioli - 6 pomodorini ciliegia - 1 cucchiaio di gamberetti secchi - 2 peperonicini secchi fatti rinvenire in acqua tiepida per un paio di minuti- 2 cucchiai di arachidi tostate, ma non salate, tritate - 2 cucchiai di succo di lime - 2 cucchiai di salsa di pesce - 3 spicchi d'aglio - 1 cucchiaio di zucchero - un quarto di lime tagliato a dadini

Mettere i peperoncini, l'aglio, il lime a dadini e lo zucchero in un mortaio e lavorare finché non si formi una pasta, circa 5 minuti. Unire i gamberetti e pestarli finché non sono polverizzati. Questo è il modo tradizionale, ma per fare prima potete usare un piccolo mixer tritatutto. Mettere i fagiolini e i pomodori,  in una busta per congelazione ben chiusa, con il mattarello passare sopra le verdure per schiacciarle leggermente. Unirle in un'insalatierea ai cetrioli, alla salsa di pesce, al succo di lime e alla pasta di peperoncino. Mescolare molto bene e Far riposare 10 minuti, unire le arachidi e servire.
per quattro persone

P.S. Per questa ricetta i fagiolini devono rimanere praticamente crudi. Potete usare al posto dei cetrioli normali i Tortarelli, cetrioli abruzzesi particolarmente digeribili. La quantità di aglio è quella tradizionale, potete ridurre. Se non trovate i gamberetti secchi sostituite con un paio di acciughe sotto sale, lavate e pulite. La ricetta è piccante. La salsa di pesce si trova nei negozi di specialità esotiche. 



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