giovedì 9 febbraio 2012

LASAGNE DI KAMUT AI BROCCOLI

"...E a 'ste panse veue cose ghe daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi..."

Creuza de Ma - Fabrizio de André   

"E a queste pance vuote cosa gli darà
cose da bere, cose da mangiare
frittura di pesciolini, bianco di Portofino
cervelli di agnello nello stesso vino
lasagne da tagliare ai quattro sughi
pasticcio in agrodolce di lepre di tegole"



Un grande classico di De André col testo in dialetto che racconta anche di cibo: frittura di pescetti, cervelli di agnello e lasagne ai quattro sughi. La parte culinaria si chiude con uno stufato di lepre di tegole in agrodolce; ecco, fossi in voi, non indagherei cos'è la lepre di tegole. Ho scelto ovviamente le lasagna, non saranno ai quattro "tucchi", cioè ai quattro ragù, ma sono deliziose e soprattutto diverse dal solito.  


5 fogli di sfoglia al kamut per lasagne (vanno bene anche le lasagne normali) - 2 spicchi d'aglio - 2 rametti di timo - 400 g di broccoli - 120 g di albume - 120 g di parmigiano - olio evo - sale pepe 


Lavare e pulire i broccoli, sbollentarli per qualche minuto in acqua bollente salata e farli raffreddare in una ciotola con acqua e ghiaccio. Soffriggere l'aglio e il timo, aggiungere i broccoli, e farli cuocere per qualche istante; eliminare l'aglio e frullare la verdura. Montare l'albume a neve, unire i broccoli e il parmigiano. Sbollentare la sfoglia di pasta, farla asciugare su un telo, e disporre su una teglia rivestita di carta forno come per una comune lasagna. Alternare gli strati di pasta e crema di broccoli, terminando con la crema di broccoli. Infornare per mezz'ora in forno a 180 gradi. Si può servire con una fonduta a base di Asiago Stravecchio. 
per quattro persone 


P.S. Curiosità: in Argentina il ragù di carne si chiama "tuco", e ciò testimonia di quanti liguri siano emigrati in Argentina. Invece la parola ragù ha tutt'altro significato: se si dice "tengo un ragù...", si sta dicendo "ho una fame da lupi". 
P.P.S. Questa volta ho copiato pari pari la ricetta, è troppo buona per modificarla. Qui sotto il libro dello chef autore di questa delizia. 
Il Talismano del Mangiare Sano. 200 ricette certificate dalla Fondazione IEO" di Marco Bianchi,

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