venerdì 7 dicembre 2012

COTOLETTA ALLA MILANESE


Come poteva mancare questa settimana? Il piatto più famoso della città è un regalo della dominazione austriaca, anche se qualcuno sostiene il contrario cioè che siano stati i milanesi a darla agli austriaci. In realtà la Milanese è un regalo dei turchi ai viennesi (Wienerschitzel), che a loro volta l'anno passata alla città meneghina. Perché i turchi? Perché sono arrivati alle porte di Vienna e stavano per prendere il possesso di quel paese, è andata diversamente, ma hanno lasciato la cotoletta, dimenticandosi però di continuare a farla dalle loro parti. Strani i giri che fa il cibo vero? Comunque, diciamo per esattezza storica diciamo che da entrembe le parti, sia a Vienna che a Milano si faceva la cotoletta, chi l'abbia data a chi, non importa. A Milano c'è la diatriba con osso e senza osso, alta o orecchia d'elefante, maiale o vitello. Diciamo che osso è bello! Ma anche senza non è male! Io però la preferisco alta, niente orecchia d'elefante a casa mia troppo secchetta.  Maiale (origine viennese) o vitello? Io la amo di pollo! La tradizione vuole che la Milanese venga cotta nel burro chiarificato e che a fine cottura il burro di cottura venga versato sulla Milanese. Per niente leggero, ma la tradizione vuole così. Io preferisco friggerla in ottimo olio. Il limone, nooooooo. La tradizione non lo vuole e nemmeno io che tradizionale non sono. Punto e basta. Vi do la ricetta "quasi" tradizionale, ma sotto una variante tutta mia, tra la Palermitana (altra versione di bistecchina impanata) e la Milanese originale. Tra l'altro un piatto a prova di imbranato, è facilissimo da fare. 


4 nodini di vitello - 2 uova - farina - pangrattato - olio o burro chiarificato (io preferisco l'olio) per friggere

Per chi vuole l'orecchia d'elefante: lavorare piano con il batticarne dando piccoli colpetti "striscianti" dall'osso verso l'esterno, fino ad appiattire completamente la bistecca e a farle assumere l'aspetto di un orecchio d'elefante. Per la versione alta dare solo un paio di colpetti per rompere le fibre della carne. Tre piatti: in uno la farina, nell'altro le uova leggermente sbattute, nell'ultimo il pangrattato. Infarinare la bistecchina, passarla nelle uova sbattute e nel pangrattato facendo aderire bene premendo con le mani. Scaldare l'olio in un padella, mettere una bistecchina e farla dorare da un lato, girarla e farla dorare dall'altro. Asciugare su carta assorbente. Servire. A me piace molto con i fagiolini all'agro o un'insalata verde o di pomodori. 
per quattro persone 

LA MIA MILANESE

Nel pangrattato mettere uno spicchio d'aglio tritato fine, due cucchiaini di origano di ottima qualita, tre cucchiai di parmigiano grattugiato, un cucchiaio di pecorino. Mescolare bene e impanare come per la milanese tradizionale. Friggere in olio. 

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