martedì 18 dicembre 2012

UN NATALE BELGA



La Grand Place di Bruxelles di Notte
Il Belgio era, ed è, famoso per il cioccolato, per essere la sede dalla Nato e delle istituzioni della Comunità Europea, ma oggi, grazie agli Antwerp Six, gli stilisti super modaioli tra cui spiccano Anne Demeulemeester e Dries Van Noten, è famoso per anche per la moda. Adesso, diciamolo, il Belgio è di moda. In questo paese tutto è doppio. Ci sono due lingue, due regioni, due culture. A sud c’è la Vallonia che parla francese, a nord troviamo le Fiandre che parlano fiammingo, una derivazione dell’olandese. A nord per tradizione ci sono i porti, i tagliatori e il mercato dei diamanti; a sud brillava l’oro nero fuligginoso, il carbone, sul quale il Belgio ha fondato la sua potenza coloniale e che adesso non si trova più. I belgi non sono separati solo dalla lingua, anche la loro cultura è diversa: francofona e francesizzante per i valloni, di stampo tedesco-olandese per i fiamminghi. Naturalmente anche il Natale raddoppia, nel senso che festeggiano allo stesso modo, mangiano le stesse cose, ma chiamano le specialità culinarie e Babbo Natale in modo diverso. Invitare gli amici valloni e fiamminghi alla stessa cena di Natale potrebbe dare significato al termine Torre di Babele: vuoi un po’ di Kerstronk? No grazie, preferisco un po’ di Bûche de Nöel. Stesso piatto, nomi diversi. Bruxelles è un po’ la terra di conciliazione: si parla sia francese sia fiammingo, si condividono le tradizioni e le ricette. C’è anche una piccolissima parte di una regione che è di lingua tedesca.
In Belgio esistono due momenti di festa, magari anche tre. La tradizione locale vuole che si festeggi San Nicola, che si chiama Saint Nicholas in Vallonia, Saant Niklaas nelle Fiandre. (....) 
(...) Il Natale, quello che arriva il 25 dicembre, è storia relativamente recente per il Belgio. E’ sempre esistito, ma la vera festa era San Nicola, il 25 dicembre era in tono minore. Comunque, in questo giorno, oramai tradizionale, si presenta la terza occasione di festa, sia nelle Fiandre sia in Vallonia, arriva anche Babbo Natale a consegnare doni ai bambini buoni. (...) 
(...) La cucina belga è molto variata e succulenta, ci sono il Waterzooi, che può essere sia pollo sia di pesce e che è tipico di Gand, la Carbonade à la Bière, uno stufato di manzo e cipolle alla birra servito con il Pain d’épices, il cinghiale cucinato in molti modi e un’infinità di dolci tra cui le deliziose Gaufres.
La cena di Natale è probabilmente il momento meno brillante della gastronomia belga. L’ottimo tacchino alle castagne, forse un piatto forte po’ banale, visto che si trova in quasi tutto il mondo, è preceduto da un antipasto e seguito dalla classica Bûche de Noël- Kerstronk. (...) 


Trovate il resto della storia e le ricette nel mio libro (qui a fianco il link) "Il Natale è Servito" ed. La Linea Bologna. 

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